venerdì 11 gennaio 2008

SIAMO ALLE SOLITE

le informazioni arrivano sempre e soltanto in parte. Il resto bisogna cercarselo.

Questa mattina ho iniziato a leggere la finanziaria 2008. Sono riusciti a battere gli psicopatici. Ci sono cose che farebbero impazzire un cammello arrapato.

Poi tra le mie scorribande sul web cosa trovoo? Certo una notizia sul mio amato Visco (si fa per dire ovviamente). Roba da mandarli alla forca nel seguente ordine:

Padoa Schioppa, Visco, il figlio e il giornalista.

Alla fine ce l'ha fatta. Domenico Arcuri, il dinamico amministratore delegato di Sviluppo Italia (da qualche mese ribattezzata Agenzia), è riuscito a portare a lavorare con sé come dirigente il giovane e bravo Gabriele Visco. Per alcuni mesi nell'estate scorsa l'aveva chiamato come consulente (per 46 mila euro da luglio a settembre), poi il rapporto si era interrotto, rischiando di reinserire il manager in quell'esercito di bamboccioni mal sopportati dal ministro dell'economia Tommaso Padoa-Schioppa. Un rischio per fortuna scongiurato: ci sarà un bamboccione in meno. Anche se non troppo lontano da casa: Gabriele è il figlio di Vincenzo Visco. Sviluppo Italia è controllata al 100% dal ministero dell'economia.

Formalmente non scatta il conflitto di interessi, perché se l'azionista unico di Sviluppo Italia è lo stesso ministero di cui papà Visco è viceministro, la delega sugli indirizzi di gestione spetta al ministro dello Sviluppo Economico, Pierluigi Bersani, che a sua volta ha affidato l'incarico al suo viceministro, Sergio D'Antoni.

Peccato che il conflitto di interessi sia lampante e sotto gli occhi di tutti, ma il giornalista per primo non capisce un cazzo del suo lavoro. Infatti se fosse un pelino più attento saprebbe che esiste una associazione denominata NENS
http://www.nens.it/ che guarda caso chi sono i 2 fondatori? Si proprio loro

Pierluigi Bersani e Vincenzo Visco.

Solo una domanda: CHI SONO I BAMBOCCIONI?